Bari vecchia: il cuore pulsante delle tradizioni e della cultura barese
Viaggio tra le viuzze della città vecchia di Bari, il borgo, i luoghi di interesse culturale e del folclore
Il centro storico di Bari più comunemente chiamato “Bari Vecchia” rappresenta una piacevole scoperta sia per i turisti sia per gli abitanti del posto che vivono in altri quartieri.
La parte antica di Bari è un labirinto di stradine spesso sottovalutate e vittime di pregiudizi del passato che oggi però vivono un forte riscatto culturale non solo perché ospitano le reliquie del santo più venerato al mondo: San Nicola.
La ricchezza della città vecchia di Bari, le persone che la abitano e i profumi che si respirano hanno permesso di cancellare dalla memoria il timore che Bari vecchia fosse pericolosa, rivalutando la parte più antica del capoluogo pugliese come fulcro delle attività culturali ed esperienziali per turisti e non. Oltre alle tante chiese che il centro storico di Bari sfoggia (in primis la basilica di San Nicola e la cattedrale di San Sabino), la parte più antica di Bari offre un meraviglioso castello medioevale, il lungomare più lungo d’Italia e tanto, tantissimo buon cibo.
Pronto a iniziare questo tour alla scoperta delle migliori cose da vedere a Bari vecchia?! Andiamo!
Come arrivare a Bari Vecchia
Bari è il capoluogo della regione Puglia è dunque uno dei più importanti scali portuali, aeroportuali, ferroviari del sud Italia. Per questo motivo raggiungere Bari, e poi il centro storico, è veramente molto semplice, a prescindere dal mezzo che si utilizza.
In questo paragrafo della nostra guida vedremo infatti come arrivare a Bari vecchia.
Raggiungere il centro storico dal porto di Bari
Migliaia di turisti provenienti da crociere e traghetti, visitano ogni anno la parte antica della città di bari. Il Terminal crociere e traghetti nel porto di Bari sono infatti adiacenti al centro storico e permettono di arrivare in pochi minuti nel cuore di Bari vecchia.
- Per chi ama passeggiare è possibile raggiungere il centro storico di Bari a piedi in 15 minuti.
- In alternativa il bus pubblico, linea n. 50, collega la stazione marittima con la stazione ferroviaria centrale e viceversa. Il costo del biglietto è di 1,50 euro (qui maggiori info su linee e orari dell’azienda AMTAB). Scendendo alla fermata Castello, entrerai immediatamente a Bari vecchia.
- Nel porto è possibile trovare vicino il terminal crociere fermate autorizzate taxi (qui link al sito web dove è possibile prenotare) e car rental service. La corsa semplice costa 15 euro.
- La Velostazione propone noleggio biciclette e monopattini con possibilità di tour guidati per la città a partire da 10 euro.
Arrivare a Bari vecchia dall’aeroporto
Il moderno aeroporto di Bari “Karol Wojtyla” è stato nominato nel 2019 il miglior aeroporto d’Italia.
I collegamenti bidirezionali sono diversi:
- TRENO Ferrovie Nord Barese (FNB) collegato con la stazione ferroviaria centrale con frequenza di ogni 30 minuti circa. Impiega circa 20 minuti. Costo 5 euro.
- Il BUS PUBBLICO AMTAB n.16 è il metodo più economico con frequenza di un bus ogni ora. La corsa dura circa 50 minuti. Costo 1,50 euro.
- Esistono diversi BUS PRIVATI della compagnia Tempesta. Il servizio è molto comodo e rappresenta una valida alternativa. Frequenza di un bus ogni ora circa, durata circa 40 minuti. Costo 4 euro.
- TAXI ufficiali di colore bianco sono sempre presente allo sbarco. Corsa di circa 30 minuti. Costo 25 euro.
Arrivarci dalla stazione centrale
La stazione ferroviaria di Bari si affaccia su un grande piazzale, Piazza Aldo Moro (ex Piazza Roma). È facilmente riconoscibile dalla fontana ubicata al centro della piazza e dalle palme che circondano la piazza.
- Il centro storico di Bari è raggiungibile a piedi lungo Via Sparano meglio conosciuta come strada dello shopping: un percorso gradevole a piedi di circa 20 minuti permette di ammirare una parte importante del quartiere “Murat” prima di trovarsi direttamente nel cuore del centro storico.
- In alternativa si può scegliere la linea bus n. 50
- Altrimenti si può ricorrere a una corsa in taxi. Traffico permettendo si arriva in pochi minuti.
Raggiungere Bari vecchia in auto
Arrivando a Bari in auto con lo scopo di visitare la città è conveniente parcheggiare nelle zone di interscambio chiamate “park & ride” (1 euro tutto il giorno compreso il servizio bus navetta). In alternativa potrete parcheggiare direttamente sulle strisce blu in centro (ticket di 2 euro all’ora). Per evitare multe vi consigliamo di NON parcheggiare sulle strisce gialle riservate ai soli residenti.
Storia di Bari: Intreccio di culture e popoli da oltre 4000 anni
Il centro storico di Bari è un penisola sul mare dove sulla punta estrema è nato il primo insediamento rupestre che risale all’età del bronzo ovvero 4000 anni fa.
La meraviglia delle varie epoche che si sono succedute è spesso visibile ancora oggi e la si scopre attraverso le tantissime culture che hanno abitato la città. La storia di Bari dalla sua fondazione ad oggi è stata infatti segnata dall’avvicendarsi di popoli, culture e tradizioni ancora oggi ben visibili nella città vecchia del capoluogo pugliese.
Dapprima i Peuceti. Appartenenti alla tribù dei Iapigi, i Peuceti si stanziarono nei centri di Butuntum (Bitonto), Rubi (Ruvo), Silvium (Gravina), Azetium (Rutigliano), Thuriae (Gioia) e Putinianum (Putignano). Ne fecero seguito i Romani. Divenuta una Repubblica Romana, Bari ottiene il titolo di municipium cum suffragio, godendo di diritti civili e politici. Dopo i romani fu il tempo dei Longobardi. In questo arco di tempo della storia di Bari, la città riveste l’alta carica di gastaldato Longobardo, la cui sede risale al Portico dei Pellegrini, antistante la Basilica di San Nicola.
La dominazione dei Saraceni, seppur molto breve nel complesso della storia di Bari, ha lasciato importanti tracce nell’architettura, nella cucina, nelle arti e nella lingua; sopratutto nel dialetto. I Bizantini furono la popolazione successiva che si impadronì di Bari. Della Bari Bizantina resta nella memoria la toponomastica della città vecchia, le rare pergamene, i resti delle chiese e alcuni termini dialettali.
Fu poi il tempo dei Normanni. Colpita dalla vendetta del “Malo”, re dei Normanni, Bari fu rasa al suolo. Tra fumo e macerie resta illesa la Basilica di San Nicola. Seguirono poi gli Svevi. Durante la loro dominazione, Federico II di Svevia mostrò particolare interesse verso Bari, tanto da riconoscere la chiesa di San Nicola come sua cappella privata e da fortificare l’attuale Castello Svevo.
Con lo sbarco degli Angioini, la Puglia visse il periodo più buio della storia. Divenne terra marginata, incolta, gravata da una forte tassazione. Seguirono solo dopo tempo gli Aragonesi. Durante il loro dominio vi fu la prima donna a governare Bari, la duchessa Isabella d’Aragona si dedicò all’abbellimento e alla fortificazione della città, riorganizzandone l’amministrazione municipale.
I Borboni vengono ricordati a bari con una targa commemorativa visibile sul muro del Mercato del Pesce che attesta le nozze del principe Francesco II di Borbone con la duchessa di Baviera, celebrate nei Giardini di Piazza Garibaldi, nella città di Bari. Infine l’attuale capoluogo pugliese fu dominato dai Francesi, ed è proprio in questo periodo che Bari subisce le più importanti modifiche diventando una città di grande prestigio. Per opera del generale francese Gioacchino Murat, divenuto poi re, che Bari oggi gode dell’attuale borgo extramurale, detto Quartiere Murattiano.
Cosa vedere a Bari vecchia ASSOLUTAMENTE!
La Basilica di San Nicola di Bari
Bari vecchia è un importante luogo di pellegrinaggio perché custodisce le reliquie di San Nicola nella Basilica dedicata alla sua figura venerata in tutto il mondo ed è solo una, forse la più importante, delle 25 meravigliose chiese di Bari Vecchia.
L’orario di apertura della Basilica di San Nicola è continuato dalle 7 alle 21 e permette ai visitatori di ogni parte del mondo di ammirare il carattere ecumenico della religione cristiana ed eventualmente partecipare a due culti differenti: cristiano cattolico e greco ortodosso.
Prima di entrare è consigliabile posizionarsi al centro della Piazza per ammirare la sua semplice maestosità, l’architettura romanica-pugliese, la forma asimmetrica ripensata intorno al 1100 sui resti del Palazzo del Catalano (governatore greco-bizantino dell’Italia Meridionale).
All’interno l’ingresso è gratuito e potrete scoprire tantissime storie legate alla chiesa ed all’icona di San Nicola come ad esempio la sua vita di carità vissuta intorno all’anno 300 d.c. come vescovo di Myra – attuale Turchia, la traslazione delle sue reliquie trafugate nel 1087 da 62 marinai, la sua Santa manna, la festa patronale a lui dedicata.
Castello Normanno-Svevo-Angioino di Bari
Il Castello Svevo è un luogo simbolo della città di Bari, si trova a ridosso della città vecchia e come fortezza costituisce parte della cinta muraria che fortificava l’intero perimetro.
La sua prima costruzione fu voluta in epoca medioevale da Ruggiero II e risale al 1133.
Le epoche che si sono susseguite ne hanno trasformato nel tempo l’architettura e la destinazione d’uso.
Oggi il Castello di Bari si presenta con tre torri di epoca normanna, una importante muro di difesa di epoca angioina e con un grande fossato oltre il quale vi è l’ingresso che conduce agli uffici e sedi istituzionali interni ed alle aree museali che prevedono un ticket di accesso di 8 euro con il cui è compresa una parte della “Bari sotterranea”.
La Cattedrale di San Sabino
La Cattedrale di San Sabino a Bari è dedicata al vescovo del 500 d.c. originario di Canosa di Puglia. La chiesa è stata consacrata nel 1292 e fu diverse volte ricostruita specie nel 1156 quando l’intera città di Bari – esclusa la Basilica di San Nicola – fu rasa al suolo da Guglielmo detto “il malo”.
Lo stile architettonico è decisamente romanico-pugliese e subito visibili al suo esterno si nota il campanile che domina la città di Bari vecchia, il rosone centrale e le statue che raffigurano la Madonna dell’Odegitria tra San Sabino e San Nicola.
Si può accedere con ingresso gratuito per ammirare all’interno i matronei, il pulpito, il ciborio e la cripta.
Museo Archeologico di Santa Scolastica
Il Museo Archeologico di Bari si trova sulla punta estrema della penisola della città vecchia, lì dove sono stati ritrovate le tracce dei primi insediamenti rupestri dell’età del bronzo e dove oggi vi è l’antico Monastero di Santa Scolastica ed il convento di San Pietro.
Il Museo è aperto tutti i giorni escluso il martedì dalle ore 10 alle 16 con un ticket di 5 euro per visitare al suo interno la parte coperta con l’esposizione di ceramiche, sculture, epigrafi ed oggetti vari, e la parte scoperta dedicata agli scavi delle tombe.
Da segnalare l’interessante apporto tecnologico al servizio dell’area museale con la proposta di video interattivi che ripropongono scenari del passato simulando un vero e proprio viaggio nel tempo.
Piazza Mercantile
Piazza Mercantile dalla forma irregolare è il cuore pulsante di Bari vecchia dove è possibile ammirare il Palazzo del Sedile che nel passato dominava gli scambi commerciali e le attività quotidiane.
Ubicata in un punto strategico, le numerose stradine che la circondano si irradiano in tutto il centro storico. La colonna della giustizia anche chiamata “colonna dell’infame” insieme al palazzo delle dogane e la fontana della pigna anche chiamata “quattro facce”, e la casa di Niccolò Piccini, sono i riferimenti storici assolutamente da vedere a Bari vecchia e adiacenti alla piazza.
Nella Bari moderna in questa piazza si notano due volti diversi: quello diurno pieno di turisti e locali al loro servizio; quello serale pieno di club e ristoranti frequentati dai baresi.
Piazza Ferrarese
Piazza Ferrarese è sita all’ingresso della città vecchia e prende il nome da un’importante famiglia di commercianti ferraresi che vissero qui.
Da questa piazza è possibile accedere alla muraglia che circonda il perimetro del centro storico percorribile a piedi o in bicicletta (dai un’occhiata al nostro servizio di noleggio bici a Bari per maggiori informazioni). Prima che nel 1813 una parte delle mura di cinta fossero abbattute per dare finalmente spazio alla costruzione della “nuova città”, qui vi era una porta di ingresso chiamata Porta Lecce o Porta di Mola; uno scavo archeologico al centro rende visibile un segmento importante della via traiana – importante segmento di epoca romana che collegava Benevento a Brindisi e dunque Roma al Medio Oriente.
Punto di ritrovo dei giovani che abitano in città, Piazza Ferrarese viene spesso usata per eventi e concerti diversi come ad esempio la festa patronale di San Nicola che si festeggia ogni maggio.
La Muraglia
La Muraglia di Bari è un punto di interesse storico di Bari vecchia e l’unico punto panoramico nello scenario pianeggiante tutto intorno. Dalla terrazza del fortino di Sant’Antonio si può ammirare nel suo insieme il Teatro Margherita che ha le sue fondamenta sull’acqua a ridosso dell’antico porto, il lungomare con la sequenza di palazzi istituzionali, il nuovo porto commerciale dove approdano traghetti, navi mercantili e navi da crociera.
La cinta muraria – oggi Via Venezia – rappresenta una barriera difensiva che dato lo spessore, spesso ingloba abitazioni ed attività private. Il “palazzo Andidero” è uno dei pochi esempi di architettura moderna inglobati in un contesto edilizio storico.
La strada della pasta e le signore di Bari vecchia
La magia del bordo di Bari Vecchia si vive attraverso le sue straordinarie persone e non solo attraverso i suoi posti.
La via dell’Arco basso meglio conosciuta come Strada della Pasta è un vicolo del centro storico a pochi passi dal Castello Svevo, ovvero un luogo assai suggestivo e popolare dove le massaie che qui ci abitano, sono intente a preparare le famose orecchiette a mano.
La signora Nunzia, La Signora Rosa famosa per la frase “la brace accesa”, La Signora Angela, sono sempre liete di scambiare spontaneamente due chiacchiere con turisti e curiosi mentre preparano chili di pasta fatta a mano. Questa via ha negli ultimi tempi è diventata molto famosa dopo che politici e personaggi dello spettacolo hanno voluto farsi fotografare nel tipico siparietto quotidiano barese. Il nostro consiglio è di addentrarti e perderti in altri vicoli per scoprire che le orecchiette fatte a mano sono dietro ogni tenda di casa.
Succorpo della cattedrale di Bari vecchia
Sotto la cattedrale di San Sabino esiste un Museo – sito archeologico straordinario che è possibile visitare con un ticket di 3 euro tutti giorni dalle 9 alle 16.30 – escluso il venerdì. Il percorso guidato da pannelli illustrativi anche in lingua inglese, conduce attraverso quattro differenti epoche: romana, paleocristiana, medioevale, contemporanea.
Meraviglia tra gli scavi è il “mosaico di Timoteo”, l’epigrafe dedicata a Lucio Gellio Primigenio, un augustale e schiavo liberato e l’originaria chiesetta paleocristiana.
È questa la parte più antica ed interessante della Cattedrale di Bari vecchia dove è curioso sapere che per anni si sono custodite le ossa dei defunti.
Lungomare di Bari
l lungomare di Bari è un simbolo di Bari in Italia e nel mondo costruito negli anni ‘20 tra una serie incantevole di palazzi in stile Liberty e architettura di epoca fascista: Grande Albergo delle Nazioni, Palazzo della Provincia, Comando della regione Aerea.
Di grande interesse storico vi è la colonna miliare romana posizionata nei pressi del fortino sant’Antonio, alle porte della città vecchia, e che indicava la distanza da Roma.
Rappresenta per Bari un’opera strategica in termini logistici dato che prima della sua esistenza il mare arrivava direttamente sulla muraglia. Il lungomare di Bari è uno dei posti più fotografati in città dove è possibile sostare liberamente sulle panchine d’epoca e connettersi con se stessi attraverso lo spettacolo del mare. Qui è possibile fare jogging o vivere bari in bicicletta fino ad arrivare alle spiagge libere di Pane e Pomodoro e Torre Quetta.
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Quanto sei bella Bari